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19.04.2024
(Bollettino ufficiale 13/2024)
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Decreto legislativo

concernente l’adozione degli Obiettivi pianificatori cantonali

del Piano direttore

(del 26 giugno 2007)

 

IL GRAN CONSIGLIO

DELLA REPUBBLICA E CANTONE TICINO

 

-visti gli art. 15, 16 e 20 della Legge cantonale di applicazione della legge federale sulla pianificazione del territorio del 23 maggio 1990 (LALPT);

-esaminati i documenti messi in consultazione da marzo a maggio 2005, le osservazioni e le proposte pianificatorie dei consultati; nonché le risposte governative contenute nel Rapporto sulla consultazione;

-preso atto del progetto di Piano direttore e dei tredici progetti di schede strategiche, allegati al messaggio;

-visto il messaggio 26 settembre 2006 n. 5843 del Consiglio di Stato;

-visto il rapporto 29 marzo 2007 n. 5843R della Commissione speciale per la pianificazione del territorio;

decreta:

Art. 1Adozione degli Obiettivi pianificatori cantonali.

Gli Obiettivi pianificatori cantonali del Piano direttore, di cui all’allegato n. 1, sono adottati e devono essere perseguiti dalle Autorità nello svolgimento dei compiti con incidenza territoriale.

 

Art. 2Decorsi i termini per l’esercizio del diritto di referendum, il presente decreto è pubblicato nel Bollettino ufficiale delle leggi e degli atti esecutivi ed entra immediatamente in vigore.[1]

 

 

Pubblicato nel BU 2007, 584.

 

 

Allegato 1

 

Elenco Obiettivi pianificatori cantonali per i quattro Ambiti tematici del Piano direttore

 

Patrimonio

 

1.Tutelare e valorizzare il paesaggio attraverso progetti comprensoriali che integrino le componenti naturali, i laghi e i corsi d’acqua, il territorio agricolo e forestale, nonché gli insediamenti tradizionali e moderni.

 

2.Salvaguardare e promuovere la biodiversità del territorio cantonale, in particolare:

-completando e gestendo il sistema cantonale delle aree protette;

-sostenendo i collegamenti ecologici nei fondovalle e nelle fasce collinari;

-assicurando i corridoi e le aree di quiete per la fauna.

 

3.Promuovere il ruolo multifunzionale dell’agricoltura, mantenendo una sufficiente superficie agricola e sostenendo un’adeguata struttura aziendale.

 

4.Garantire le funzioni del bosco promuovendone la gestione, in particolare quale elemento vitale per la sicurezza del territorio e quale fonte di materia prima e vettore energetico rinnovabile.

 

5.Attuare una politica globale dell’acqua quale bene pubblico, garantendo:

-la quantità e la qualità delle acque superficiali e sotterranee;

-un approvvigionamento d’acqua potabile e industriale razionale e duraturo;

-il rispetto delle aree di riserva idrica;

-le caratteristiche e le funzioni ecologiche dei laghi e dei corsi d’acqua.

 

6.Garantire la molteplicità d’usi e funzioni dei laghi e delle fasce lacustri attraverso una pianificazione unitaria e progetti mirati in grado di:

-migliorare la pubblica fruizione delle rive;

-promuovere il riordino ed il coordinamento regionale delle infrastrutture a lago;

-tutelare e valorizzare il paesaggio lacustre.

 

7.Sostenere la creazione di nuovi parchi naturali, di cui almeno uno di carattere nazionale, per preservare le componenti culturali, paesaggistiche e naturali, in sinergia con l’economia regionale.

 

Rete urbana

 

8.Migliorare l’integrazione del Cantone nella rete delle città svizzere, lombarde ed europee, qualificandosi quale regione strategica nel contesto alpino.

 

9.Promuovere la competitività della Città-Ticino quale sistema policentrico di tre aree e quattro agglomerati; sostenere in particolare, considerando le specifiche vocazioni:

-il Sottoceneri, con l’agglomerato di importanza nazionale di Lugano e quello di Chiasso-Mendrisio;

-il Locarnese, con l’agglomerato di Locarno;

-la Valle del Ticino e la Valle di Blenio, con l’agglomerato di Bellinzona.

 

10.Rivalutare lo spazio alpino promuovendo, con i cantoni limitrofi, progetti comuni di sviluppo territoriale, in particolare per l’area del San Gottardo.

 

11.Rafforzare gli agglomerati attraverso le aggregazioni, la collaborazione a scala regionale e la realizzazione di progetti sovracomunali.

 

12.Favorire un uso parsimonioso e sostenibile del territorio, in particolare attraverso:

-il contenimento dell’estensione degli insediamenti;

-un’utilizzazione razionale dei terreni non edificati già attribuiti alla zona edificabile;

-un incremento della densità insediativa e della mescolanza funzionale, nel rispetto delle specificità urbanistiche e sociali di ogni luogo;

-la riqualifica delle aree e degli impianti in disuso.

 

13.Individuare comparti di valenza cantonale e regionale da promuovere quali poli di sviluppo economico, con il supporto di servizi e infrastrutture e tramite un’adeguata progettazione urbanistica.

 

14.Gestire i grandi generatori di traffico, in particolare i centri di vendita e del tempo libero, individuando le ubicazioni più adeguate. Nelle aree già insediate da queste strutture, promuovere progetti di riqualifica e migliorare l’accessibilità con i trasporti pubblici.

 

15.Promuovere spazi pubblici di qualità, attrattivi e sicuri.

 

16.Promuovere, in particolare nel fondovalle e nella fascia collinare, una rete di spazi verdi per lo svago e il tempo libero, da integrare con la protezione della natura, l’uso agricolo e la gestione del bosco.

 

Mobilità

 

17.Promuovere una rete integrata moderna, funzionale e sicura di collegamenti viari e di trasporto pubblico con:

-il sostegno al progressivo trasferimento del trasporto di merci in transito dalla strada alla ferrovia;

-l’attuazione dei Piani regionali dei trasporti e dei programmi di conservazione e di rinnovo delle infrastrutture;

-la garanzia di collegamenti viari e di un’offerta di base di trasporto pubblico in tutte le regioni del Cantone;

-la valorizzazione della tratta ferroviaria di montagna del San Gottardo.

 

18.Incentivare la complementarità e una più equilibrata ripartizione modale tra i diversi mezzi di trasporto secondo il contesto territoriale e le loro caratteristiche tecniche, sostenendo in particolare:

-il trasporto pubblico tra e negli agglomerati;

-la mobilità combinata e il traffico lento;

-la gestione coordinata dei posteggi negli agglomerati.

 

19.Sostenere l’ammodernamento e il completamento della rete ferroviaria:

-con l’estensione di AlpTransit fino al confine (area Chiasso-Como) e il collegamento con Milano;

-con la realizzazione di un nuovo collegamento per Varese e l’aeroporto intercontinentale di Milano-Malpensa.

 

20.Realizzare il nuovo sistema ferroviario regionale Ticino-Lombardia (TILO) assicurando collegamenti efficienti all’interno della Città-Ticino e con gli agglomerati della regione insubrica, e promuovendo progetti di sviluppo economico e urbanistico in corrispondenza delle stazioni.

 

21.Sostenere il completamento della rete delle strade nazionali con la realizzazione della Stabio est-Gaggiolo e l’allacciamento del Locarnese, e garantirne funzionalità e sicurezza.

 

22.Mantenere, attraverso le necessarie infrastrutture, l’integrazione di Lugano-Agno nella rete dei collegamenti aerei di linea con i principali centri economici e turistici svizzeri ed europei.

 

Vivibilità

 

23.Promuovere la salute attraverso:

-la prevenzione e la riduzione dei carichi ambientali (aria, acqua, suolo);

-la prevenzione e la riduzione dell’inquinamento fonico;

-un uso sostenibile delle risorse.

 

24.Ridurre i rischi derivanti da pericoli naturali, garantendo un sufficiente grado di protezione delle persone e del patrimonio esistente.

 

25.Migliorare la qualità di vita della popolazione attraverso la riqualifica urbanistica delle aree edificate e la disponibilità di beni e servizi di base.

 

26.Promuovere il turismo e lo svago attraverso lo sviluppo di progetti e strutture intesi a favorire una fruizione sostenibile delle componenti naturali, culturali e paesaggistiche del territorio.

 

27.Sviluppare e attuare una politica energetica sostenibile tramite l’uso equilibrato delle attuali infrastrutture, il risparmio e l’impiego delle fonti rinnovabili, in particolare:

-favorendo il ruolo del Ticino quale regione produttrice di energia elettrica pregiata e centro di competenza per il suo commercio, in particolare verso l’Italia;

-rinnovando e ottimizzando le infrastrutture per la produzione, il trasporto e la distribuzione dell’energia elettrica;

-diversificando l’offerta e favorendo lo sfruttamento sostenibile delle fonti indigene e rinnovabili;

-risanando il parco immobiliare, con particolare riferimento al risparmio energetico.

 

28.Pianificare e gestire in modo coordinato l’estrazione, la lavorazione, il riciclaggio e lo smaltimento di materiali inerti assicurando, per quanto possibile, l’approvvigionamento del Cantone.

 

29.Assicurare l’accesso della popolazione e delle imprese ad una rete efficiente di telecomunicazioni, nel rispetto della salute, dell’ambiente e del paesaggio.

 


[1]  Entrata in vigore: 26 giugno 2007 – BU 2007, 584.