Scheda del documento
Testamento, Instrumentum testamenti
Arrighino del fu Guglielmo detto Spocio di Locarno detta il suo testamento e istituisce tre legati in suffragio della sua anima e di quella del padre, assegnando otto staia di biada panificata da distribuire ai poveri di Locarno, garantite su un «tresentalle» situato nella campagna di Locarno «ad Portam campanee in Subsilva» ivi comprese le due staia già attribuite da suo padre, altre sei staia di biada da distribuire ogni anno ai poveri del borgo, garantite su un campo situato nel medesimo luogo, nonché una brenta di vino alla chiesa di S. Maria «seu hospitalis» di S. Antonio di Locarno, garantita su una vigna situata nel territorio di Locarno «in Nayro». Egli nomina infine suoi eredi universali Comina figlia di Pietro Ceroli di Locarno sua abiatica, Franzolo di Giacomo Baldezoli, i fratelli Antoniolo e Tommasolo della fu Rizola, sua figlia, e del fu Bertramo Pongia di Ascona, e i fratelli Arrigolo e Iorio del fu Luganolo Maleta di Locarno, suoi nipoti, imponendo a questi ultimi l'obbligo di non alienare la loro quota e di rimanere a Locarno.
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Notai
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Rogatario: Monetus de Brizio de Locarno n.p.
Estraente: Petrus de Duno p.i.a.n., f.q. domini Thadey habitator Locarni laudatus et constitutus .... per consillium generale comunitatis plebis Locarni et Scone ... ad explendum ... instrumenta ... rogata ... per nunc condam Monetum de Brizio de Locarno n.p. |
Tradizione e lingue
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Originale estratto da imbreviature (-)
Lat. |
Caratteristiche esteriori
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395 mm x 215 mm, 55 righe.
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Segnatura
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ASTi, Pergamene, Locarnese 14
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Regesto
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BSSI 1908, pp. 66-67.
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