Scheda del documento
Testamento, Testamentum et poncta
Anselmolo del fu Anrico «Stelle» di Losone detta il suo testamento. Egli assegna ai poveri di Losone due sestari di mistura di segale e miglio in parti uguali, garantendoli su una porzione di un terreno situato nella campagna di Losone «in Portam» per un numero [perduto] di anni; stabilisce un certo numero [perduto] di annovali da celebrare in perpetuo per la redenzione della sua anima, per ciascuno dei quali saranno corrisposti nove imperiali al celebrante e due al monaco che suonerà le campane, garantiti su un campo situato in detta campagna «ad Fossatum»; lascia alla chiesa di S. Antonio di Arcegno due fiorini d'oro del valore di tre lire e quattro soldi ciascuno. Assegna infine la gestione dei suoi beni mobili e immobili a sua moglie e nomina suo erede universale suo figlio Antonio; se costui morisse gli subentrerà Giacomino, fratello del testatore, che provvederà a Stella e Bionda, figlie del testatore, al momento in cui contraessero al matrimonio.
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Notai
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Tradizione e lingue
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Originale
Lat. |
Caratteristiche esteriori
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350 mm x 300 mm, 35 righe.
Alcuni fori di medie dimensioni e numerosi fori di piccole dimensioni, dovuti a rosicatura, pergamena macchiata soprattutto nelle parti superiori e inferiori. |
Segnatura
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Archivio Patriziale Losone 11
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