Scheda del documento
Locazione, Instrumentum investiture locationis
Il capitolo dei frati del convento e chiesa di S. Francesco a Locarno, convocato al suono della campanella, su richiesta di Gabriele «de ***», guardiano di detto convento, e costituito da Zanetto di Locarno, bacceliere in teologia, Pietro di Lugano, Giacomino di Locarno, Bassiano di Lodi, lettore, Alessandro d'Ivrea, vicario del convento, Bartolomeo d'Ivrea, Gregorio di Pergamo e Pietro d'Ivrea investono a titolo di locazione e massaricio Maffiolo del fu Lorenzo «de Zezio», abitante a Locarno, di due appezzamenti di terreno nel territorio di Orselina «in Herta Zanarii», il primo a ronco vignato «a lizariis» e in parte a gerbido con una stalla scoperta e il secondo prativo cintato con un muro e all'interno con piante novelle, chiamato «Monda», al canone annuo di 4 brente di vino o mosto rosso, prodotto nel detto terreno, da consegnare al tempo della vendemmia, e di un paio di polli, che devono essere mangiati da Maffiolo nel detto convento e da consegnare per la festa di s. Martino.
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Notai
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Tradizione e lingue
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Originale
Lat. |
Osservazioni sulla data
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La data è ricostruita in base agli elementi della datazione («millesimo quadringentesimo septuagesimo, indictione quarta, die mercurii vigesimo sesto mensis <...>») e per il 1470, corrisponde ai mesi di settembre o dicembre.
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Caratteristiche esteriori
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420 mm x 310 mm, 64 righe.
Lacune nell'angolo superiore sinistro, nonché un foro di medie dimensioni, dovuto a rosicatura. |
Segnatura
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ASTi, Pergamene, Convento di S. Francesco (Locarno) 43
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