Scheda del documento
Sentenza, Instrumentum sententie appellationisque ac admissionis
Nella causa tra l'arciprete e il capitolo di S. Pietro di Bellinzona, da una parte, e il comune di Lumino e Castione, dall'altra, in merito alla decima riscossa nei territori di Lumino e Castione, Bartolomeo Paravicini, vicario generale del vescovo di Como Lazzaro Scarampi, sentenzia che la comunità di Lumino e Castione debba versare ad Alessio Todeschi e Antonio Magoria, investiti dal capitolo del diritto contestato, le decime dell'anno precedente, di quello presente e di quelli futuri entro il termine dell'investitura concessa dal capitolo. Giorgio «de Retegno», causidico di Como e procuratore di Lumino e Castione, chiede quindi di poter interporre appello alla curia romana contro la sentenza, e Bartolomeo Paravicini accoglie la richiesta, concedendogli un termine di due mesi per presentare un rescritto pontificio sulla questione.
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Notai
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Tradizione e lingue
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Originale
Lat. |
Caratteristiche esteriori
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530 mm x 415 mm, 79 righe.
Numerose rosicature lungo le pieghe, di cui una nella parte inferiore ricucita in sede di restauro; piccole macchie violacee causate dalla presenza di microorganismi nella parte sinistra. Numerazione a timbro su etichetta (XX secolo): 20. Altre stesure dell'atto si trovano in Archivio Capitolare di Bellinzona, pergamene, e in Archivio Storico della Diocesi di Como, Bonorum Ecclesiasticorum, vol. I, nr. 67. |
Segnatura
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Archivio Comunale Lumino 16
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Inserti
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