Scheda del documento
Concessione di riscatto, Instrumentum regressi
Giacomo del fu Pietro Magoria, abitante a Bellinzona, concede a Lancillotto Molo del fu Giovanni Galeazzo, abitante a Bellinzona, la facoltà di riscattare al medesimo prezzo i beni vendutigli il giorno stesso dal detto Lancillotto per la somma di 1400 lire di terzoli e situati nel territorio di S. Antonino «in Pedragnia» e «ad Curtem de Ri subtus Coperam subtus Viganam». Tali beni erano stati locati il 27 aprile 1437 a Zane del fu Fedele di Verdabbio, abitante a Vigana, da Fiorina del fu Biagio Somazzi, vedova di Lancillotto Molo e curatrice dei figli Giovanni e Giovannina del fu Giovanni Galeazzo di Lancillotto Molo, padre e zia del detto venditore, e da Caterina del fu Giovanni Galeazzo, dietro versamento di un canone annuo di 12 lire e tre some di mistura di segale e miglio, due some di castagne pestate e due capretti.
(Cfr. ASTi, Pergamene, Pometta 164).
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Notai
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Rogatario: [Iohanes] Bernardinus de la Mota.
Estraente: Steffaninus de Fontana p.i.a.n. Berinzone f.c. ser Iacobi ac n. laudatus ... per conscillium generale comunis Berinzone super imbreviaturis nunc ser [Iohannis] Bernardini de la Mota ad explendum ... instrumenta tradita ... per c. ser Bernardinum. |
Tradizione e lingue
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Originale estratto da imbreviature (1506 gennaio 02)
Lat. |
Caratteristiche esteriori
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660 mm x 290 mm, 76 righe.
Dodici tagli d'annullamento, alcune macchie e piccoli fori, in particolare lungo le pieghe. |
Segnatura
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ASTi, Pergamene, Pometta 161
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