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Regolamento

concernente l’accoglienza di adottandi

(dell’8 ottobre 2013)

 

IL CONSIGLIO DI STATO

DELLA REPUBBLICA E CANTONE TICINO

 

richiamati:

l’art. 316 del Codice civile svizzero (CC);

l’ordinanza sull’adozione del 29 giugno 2011 (OAdoz);

la legge federale relativa alla Convenzione dell’Aia sull’adozione e a provvedimenti per la protezione del minore nelle adozioni internazionali del 22 giugno 2001 (LF-CAA);

decreta:

Oggetto

Art. 1Il presente regolamento disciplina la procedura di autorizzazione all’accoglienza di adottandi e la relativa vigilanza.

 

Ufficio dell’aiuto e della protezione (UAP)

Art. 2[1]1L’Ufficio dell’aiuto e della protezione (UAP) è l’Autorità cantonale unica ai sensi dell’art. 316 cpv. 1bis CC e l’Autorità centrale cantonale (ACC) giusta l’art. 3 LF-CAA.

2L’UAP è competente:

a)ad adempiere i compiti attribuiti all’Autorità cantonale centrale dall’art. 3 LF-CAA;

b)a sbrigare la procedura per il rilascio dell’autorizzazione ad accogliere il minore a scopo di adozione (art. 316 cpv. 1bis CC);

c)a seguire il rapporto d’affiliazione fino all’adozione e vigilare sullo stesso;

d)ad effettuare gli accertamenti ed elaborare i pareri all’attenzione dell’Ufficio federale di giustizia, segnatamente in materia di rilascio delle autorizzazioni per gli uffici di collocamento in vista d’adozione (art. 12 OAdoz), fornire dati statistici e stabilire i costi della procedura d’adozione;

e)a nominare un esperto a rappresentanza dell’adottando (art. 268ater CC);

f)ad adempiere i compiti attribuiti al Servizio cantonale preposto all’informazione (art. 268d CC).

 

Certificato d’idoneità

a) competenza

Art. 3L’UAP, dopo verifica delle condizioni di cui all’art. 5 OAdoz, rilascia il certificato di idoneità.

 

b) formazione

Art. 4[2]1In seno all’esame di valutazione dell’idoneità degli aspiranti all’adozione (art. 5 OAdoz), l’UAP verifica che essi abbiano partecipato al percorso formativo previsto.

2Per l’organizzazione della formazione, l’UAP può far capo a partner esterni pubblici o privati con comprovata esperienza e con i quali concorderà il programma e i contenuti.

3Su motivata richiesta degli aspiranti all’adozione, percorsi di formazione alternativi possono essere approvati dall’UAP se ritenuti parificati e idonei.

4I costi di partecipazione alla formazione sono direttamente a carico degli aspiranti all’adozione.

 

c) rinnovo

Art. 5Allo scadere della validità, della durata massima di tre anni (art. 6 OAdoz), il certificato d’idoneità può essere rinnovato per la durata di ulteriori tre anni, dopo nuovo esame delle condizioni di cui all’art. 5 OAdoz.

 

 

 

 

Autorizzazione di accoglienza

a) competenza

Art. 6[3]L’UAP, dopo esame della documentazione di cui all’art. 7 OAdoz, rilascia agli aspiranti all’adozione l’autorizzazione per l’accoglienza di un determinato minore.

 

b) formazione durante l’accoglienza

Art. 7[4]Prima del rilascio dell’autorizzazione, l’UAP verifica che gli aspiranti all’adozione si siano dichiarati disposti per scritto a seguire il percorso formativo anche durante il primo anno di accoglienza del minore.

 

c) approvazione d’entrata

Art. 8Qualora sia necessaria l’entrata in Svizzera del minore prima del rilascio dell’autorizzazione, l’UAP emette una decisione di approvazione d’entrata.

 

Obbligo di comunicazione

Art. 9[5]1Gli aspiranti all’adozione hanno l’obbligo di comunicare all’UAP ogni cambiamento importante della situazione, in particolare i cambiamenti nell’ambito della convivenza o nella comunità abitativa, nonché il cambiamento d’abitazione.

2Essi hanno anche l’obbligo di comunicare entro dieci giorni all’UAP l’arrivo del minore.

 

Emolumenti

Art. 10[6]1L’UAP in seno alla procedura di autorizzazione, riscuote presso gli aspiranti all’adozione i seguenti emolumenti:

costi amministrativi apertura incarto: fr. 150.–;

accertamento sociale: fr. 700.–.

2Le spese relative ai costi amministrativi vengono fatturate al momento dell’apertura dell’incarto, quelle per l’accertamento sociale nella fase di verifica delle condizioni di idoneità.

3Eventuali spese causate dall’intervento di partner esterni sono poste direttamente a carico degli aspiranti all’adozione.

4Il disbrigo di domande relative all’informazione circa l’adottato (art. 268b CC), i genitori biologici e i loro discendenti diretti (art. 268c CC), così come la consulenza ai genitori biologici, ai discendenti diretti o all’adottato, possono essere posti a carico del richiedente nella misura di fr. 75.- ogni mezz’ora.

 

Sanzioni

Art. 11Le contravvenzioni di cui all’art. 11 OAdoz sono inflitte dalla Divisione dell’azione sociale e delle famiglie (DASF). I casi di particolare gravità sono trasmessi al Ministero pubblico.

 

Ricorso

Art. 121Contro le decisioni dell’UAP è dato ricorso al Consiglio di Stato nel termine di 30 giorni dalla notifica.[7]

2Contro le decisioni del Consiglio di Stato è dato ricorso alla Camera di protezione del Tribunale d’appello nel termine di 30 giorni dall’intimazione.

 

Norma abrogativa

Art. 13Il regolamento concernente il collocamento dei minorenni in vista d’adozione dell’8 novembre 1988 è abrogato.

 

Entrata in vigore

Art. 14Il presente regolamento è pubblicato nel Bollettino ufficiale delle leggi e degli atti esecutivi ed entra immediatamente in vigore.[8]

 

 

 

Pubblicato nel BU 2013, 411.


[1]  Art. modificato dal R 24.1.2018; in vigore dal 1.1.2018 - BU 2018, 45.

[2]  Art. modificato dal R 24.1.2018; in vigore dal 1.1.2018 - BU 2018, 45.

[3]  Art. modificato dal R 24.1.2018; in vigore dal 1.1.2018 - BU 2018, 45.

[4]  Art. modificato dal R 24.1.2018; in vigore dal 1.1.2018 - BU 2018, 45.

[5]  Art. modificato dal R 24.1.2018; in vigore dal 1.1.2018 - BU 2018, 45.

[6]  Art. modificato dal R 24.1.2018; in vigore dal 1.1.2018 - BU 2018, 45.

[7]  Cpv. modificato dal R 18.2.2014; in vigore dal 1.3.2014 - BU 2014, 117.

[8]  Entrata in vigore: 15 ottobre 2013 - BU 2013, 411.