GDL 8/01: IL DEBITORE SOPPORTA IL RISCHIO NEL CASO DI PAGAMENTO TRAMITE POSTA
Pretura della Giurisdizione di Locarno-Campagna in re C.e llcc / A. dell' 8 maggio 2002

1. art. 253 CO

IL DEBITORE SOPPORTA IL RISCHIO NEL CASO DI PAGAMENTO TRAMITE POSTA

Secondo la dottrina più accreditata , nel caso di pagamento tramite la Posta sul conto bancario del creditore , il debitore sopporta il rischio di un' eventuale perdita , con conseguente mancata liberazione nei confronti del creditore , riservata la facoltà di eventualmente promuovere azione in risarcimento danni nei confronti della Posta o della banca.

Pretura della Giurisdizione di Locarno-Campagna in re C.e llcc / A. dell' 8 maggio 2002

Estratto dai considerandi: 

In applicazione del principio generale di cui all' art. 8 CC spetta al creditore la prova dell' esistenza del credito , mentre incombe al debitore l' onere di provare l' esistenza di quelle circostanze di fatto dalle quali si possa dedurre la sua liberazione (DTF 90 II 177; Rep. 1986 , 90-91 , Kummel , Commentario bernese , ad art. 8 CC n. 135-136; Guldener , Beweiswürdigung und Beweislast nach schweizerischem Zivilprozessrecht , pag. 67; Cocchi/Trezzini , CPC-TI , art. 183 m. 27).

Di conseguenza incombeva al conduttore l' onere di provare l' esistenza del credito ed agli istanti quello di provare l' avvenuto pagamento.

Secondo la più autorevole dottrina , in caso di pagamento tramite Posta sul conto bancario del creditore , finché i soldi non sono entrati nella sfera d' influenza della banca , ossia fino a quando non sono arrivati sul conto bancario del creditore , il rischio della perdita è sopportato dal debitore , che non è pertanto liberato nei confronti del creditore , ma ha semmai un' azione di risarcimento danni nei confronti della Posta o della Banca (Schraner , Commentario zurighese , ad art. 74 CO n. 111-112; Leu , Commentario basilese , 1. ed. , ad art. 74 CO n. 6; Weber , Commentario bernese , ad art. 74 CO n. 127 , che critica un obiter dictum in senso contrario del Tribunale federale , in una sentenza pubblicata in RVJ 1967 , 426).